Bere birra fa bene alle donne… e anche agli uomini :-)

Bere birra fa bene alle donne… e anche agli uomini :-)

Bere birra fa bene alle donne, con la giusta moderazione e a patto che la birra sia di ottima qualità. Non si tratta di saggezza popolare (anche se c’è sempre un fondo di verità), ma di dati scientifici, ripotati dai ricercatori dell’Università di Göteborg in Svezia.
Bene, secondo i ricercatori bere due pinte di birra alla settimana riduce del 30% il rischio di soffrire di problemi cardiaci nelle donne. La ricerca è durata molto a lungo e ha interessato 1500 volontarie ‘studiate’ nel corso di ben 32 anni, dal 1968 al 2000. La lunga durata della ricerca ha voluto analizzare gli effetti della birra a lungo termine, perché le donne avevano raggiunto un’età compresa fra i 72 e i 90 anni.
Quindi perché bere birra fa bene? Perché, secondo la ricerca svedese, l’assunzione della nostra adorata bevanda ha ridotto sensibilmente l’incidenza di infarti, di ictus e di malattie legate al sistema cardio vascolare nelle donne protagoniste dello studio scientifico..
Un’attenzione va ricercata sulla quantità perché non bisogna eccedere, altrimenti i benefici si trasformano in rischi per la salute. E’ quindi importante scegliere una birra buona e di alta qualità, spinata correttamente e conservata con tutte le attenzioni.

bere birra fa bene al cuore

E non è tutto, perché bere birra fa bene per molte altre ragioni

Secondo l’American Heart Association, bere birra fa bene perché aumenta il colesterolo buono e mantiene bassa la pressione sanguigna, grazie al malto in essa contenuto. La birra fa inoltre molto bene ai calcoli, perché il luppolo rilascia una sostanza che rallenta il rilascio di calcio. In più la birra contiene molte vitamine e preziose fibre.
Ma quale birra fa bene alle donne? Non esiste una birra specifica, ma per ragioni legate al metabolismo e anche alla conformazione osseo muscolare delle donne, è meglio ‘puntare’ sulla classica bionda, chiare, fresca e dissetante.
Ah, la birra è preziosa per chi segue una dieta vegana, perché è fonte di vitamina B12. Questa vitamina è difficile da reperire negli alimenti vegetali, perché si trova soprattutto nei cibi di derivazione animale, soprattutto nelle uova e nel latte, ma anche nella carne e nel pesce. Ecco che la vitamina B12, chiamata anche ‘vitamina del buon umore’, è fondamentale per la buona salute del sistema nervoso e si trova in buone quantità nella birra, assieme alla B6 e alla B9.
E gli uomini? I benefici della birra sono in pratica gli stessi, per gli uomini così come per le donne, e la regola è uguale, ovvero berne la giusta quantità perché la bevanda diventi un vero toccasana per il cuore, per gli organi interni e anche per la salute del sistema nervoso nel suo complesso.

bere birra benefici

Bere birra fa bene ma a patto che sia buona

La birra fa bene e quella migliore è quella alla spina bella fresca, perché viene mantenuta a una temperatura corretta e, se spinata correttamente, prevede un bilanciato apporto di gas al suo interno. L’alternativa ideale è la birra in bottiglia, perché il vetro è considerato un materiale di packaging antibatterico, che protegge il contenuto e lo salvaguarda in ogni situazione. Anche in questo caso è importante fare attenzione alla conservazione, quindi è buona norma tenere le bottiglie di birra in un luogo fresco e asciutto, al riparo dagli sbalzi di temperatura e dalla luce diretta.
Fanalino di coda nella conservazione della birra è l’alluminio, quindi la lattina, anche se molte migliorie sono state apportate negli ultimi tempi a questa modalità di conservazione. In ogni caso, il sapore di una birra appena spinata o appena stappata è speciale e ora che sappiamo che fa bene alla salute, berla è ancor più gustoso e invitante.

Birra e Schiuma un rapporto magico

Birra e Schiuma un rapporto magico

Gli esperti concordano: birra e schiuma vanno d’amore e d’accordo, o meglio, la birra deve avere la sua schiuma, non importa se fine o spumosa, bianca o vaporosa, la schiuma deve esserci. Perché? Vi starete chiedendo? Scopriamolo in questo post.

5 sono le ragioni principali perché la birra deve avere la schiuma, ed esse sono legate ad aspetti tecnici, chimici e di gusto:

  1. La birra si protegge: proprio così, perché la schiuma trattiene i profumi e le fragranze originali della bevanda, mantiene perfettamente integri gli aromi che sono molto delicati e protegge la birra dal processo di ossidazione. In altre parole, al schiuma è preziosa perché crea una sorta di ‘cappello di protezione’ che salvaguarda la bevanda con cura;
  2. La birra non si gonfia: il rapporto birra e schiuma tocca la chimica. Se la birra viene servita con la schiuma non si gonfia perché ha già liberato l’anidride carbonica in eccesso e diventa quindi più facile da bere. Di conseguenza, la birra non gonfia e risulta più leggera nel suo complesso, qualsiasi sia la sua composizione e la sua gradazione alcolica.
  3. La schiuma esalta il gusto: la schiuma permette a chi degusta di iniziare a percepire gli aromi presenti nella composizione, in particolare il malto e il luppolo. Un esempio classico è l’amaro del luppolo che, se esaltato dalla schiuma, permette di capire fin dal primo assaggio che tipo di birra si sta degustando;
  4. La schiuma è un campanello d’allarme: già, la schiuma indica che il servizio è di buona qualità e che viene prestata attenzione nella spillatura. Se manca la schiuma, la birra potrebbe essere stata conservata in modo sbagliato, il bicchiere potrebbe non essere stato raffreddato con acqua fresca e molto altro ancora. La bella schiuma è quindi indice di salute e di buona conservazione della bevanda, che si tratti di birra alla spina oppure in bottiglia;
  5. La schiuma è affascinante: anche l’occhio vuole la sua parte, e un detto del Sud Tirolo ( dove di birra se ne intendono) recita che ‘una birra senza schiuma è come una bella signora senza ornamento‘. La schiuma rende la birra più bella, affascinante e completa e questa è una sacrosanta verità!

Birra e schiuma: la degustazione

Il rapporto fra birra e schiuma si legge in modo importante in fase di degustazione. La sfida principale di chi ama degustare le birre è riconoscere in velocemente gli aromi che compongono la bevanda. Il naso ha, infatti, la funzione di individuare velocemente gli odori ma, dopo alcuni secondi, si anestetizza,o meglio si abitua e quindi non riesce più a registrare un particolare aroma.

Il bravo degustatore è quindi attento e si lascia guidare serenamente dal proprio istinto. Al primo tentativo vengono ‘beccate’ le note dominanti, quindi quelle secondarie e al terzo le sfumature. La schiuma gioca un ruolo molto importante in questo caso, perché regala fin da subito la nota primaria che la birra presenta.

Per procedere con la degustazione olfattiva delle note secondarie e delle sfumature è ideale fermarsi un attimo e distogliere l’olfatto, quindi riprendere per ‘scovare’ anche le sfumature che la bevanda regala. Solitamente i primi sentori che si percepiscono sono quelli più intensi, quelli di testa, che possono essere amari quindi di luppolo o dolci perché frutto dei cereali. Ecco quindi nascere sentori di fiori, di aromi e di frutti, anche di spezie se si stanno degustando birre speciali e tematiche.

Il consiglio per vivere una buona degustazione e liberare la mente e lasciarsi andare, avere tanta fiducia nel rapporto fra birra e schiuma e quindi scuotere leggermente il bicchiere facendolo roteare. In questo modo i sentori della birra si liberano fino alla schiuma e permettono a chi degusta di fare una prima, magica esperienza di degustazione.