
La birra in breve: scopriamo il cuore della nostra adorata bevanda
Parlare di birra nel nostro paese è un’avventura fantastica. La cultura birraria è radicata nel territorio italiano, forse un po’ meno rispetto ai paesi nordici e al Belgio, ma in ogni caso è parte dello stile di vita di molte persone. Gioiamo di fronte alla nascita di tanti birrifici artigianali, che hanno riscoperto l’arte antica di produrre la birra, rivalutando gli ingredienti presenti nel territorio, i cereali antichi, le acque cristalline delle fonti alpine, le bacche e anche le verdure più speciali che crescono in certe località.
Ma il cuore della birra merita di essere conosciuto, quindi vi invitiamo a fare in un piccolo grande viaggio di scoperta, che può aiutarci a comprendere gli ingredienti, le metodologie e le maggiori differenze fra le birre disponibili in commercio. Pronti per partire?
Iniziamo dagli ingredienti, dal cuore della birra. Come accade in ogni ricetta, anche nella preparazione della birra la qualità degli ingredienti è ciò che ne determina la bontà, ma anche gli ‘effetti collaterali’. Speso ci chiediamo perché una birra ci abbia fatto insorgere il mal di testa o perché ci abbia gonfiato. Le ragioni possono essere ricercate negli ingredienti di scarsa qualità o in procedimenti di produzione poco attenti e raffinati.
Acqua e cereali: il cuore della birra
Il cuore della birra va ricercato nei cereali, principalmente nell’orzo, ma anche nel frumento, nel riso, nella segale, nel farro e nell‘avena. E’ questa la base di preparazione della birra, perché i mastri birrai impiegano i cereali per ottenere il malto, elemento prezioso nel processo di fermentazione.
Ecco arrivare l’acqua, un ingrediente che non deve essere dato per scontato, perché per fare la buona birra ci vuole l’acqua giusta, con una mirata concentrazione di sali minerali che determinano il sapore della bevanda. Ricordiamoci che la birra vanta il 90% di contenuto d’acqua, quindi si tratta del più prezioso e importante degli ingredienti!
I birrifici artigianali hanno riscoperto l’uso di un’acqua pura, che spesso sgorga da fonti nascoste e che quindi si presenta ricchissima di sali minerali preziosi. La composizione dell’acqua e la sua purezza diventano, in questo caso, la felice base di preparazione di una bevanda ricca di elementi nutritivi, che permette di generare aromi inaspettati e composizioni alquanto speciali con gli altri ingredienti.
Noi stessi alla Birreria Vecia di Piovene Rocchette possiamo toccare con mano la preziosa fonte d’acqua che sgorga dalle grotte interne alla birreria, che veniva impiegata in tempi antichi per produrre la birra artigianale dai Monaci Girolimini.
La magia dei lieviti, la natura del luppolo e la forza degli aromi
La birra si prepara con l’acqua e il malto, ma soprattutto con il luppolo, una pianta ancestrale dalla natura perenne e rampicante. Il luppolo viene impiegato dai mastri birrai per ottenere sapori e aromi alquanto complessi, soprattutto i fiori femmina che sono verdi e vantano una caratteristica forma di pigna. Questi fiori sono ricchi di tannini e di oli, che apportano alla bevanda il caratteristico sapore amarotico.
Proseguiamo il nostro viaggio nel cuore della birra con i lieviti, ingredienti magici che con la loro presenza danno il via al processo di fermentazione. La scelta dei lieviti e la loro calibratura sono parti di fondamentale importanza nella creazione della birra, un’arte di dosaggio che merita di essere riconosciuta ai mastri birrai che la perpetuano dalla notte dei tempi.
La birra può quindi contenere spezie e aromi diversi, quali le erbe, la frutta, il fiori, il miele, le spezie come lo zenzero, la cannella e l’anice. Gli aromi vengono impiegati come definizione della bevanda per donarle sapori speciali, spesso stagionali. E’ questo il caso delle birre fresche ed estive, che vengono arricchite con frutta dal retrogusto agrumato o con fiori rinfrescanti e delle birre natalizie, che vedono aggiungere ingredienti tipici delle festività come le spezie, che donano alla bevanda un sapore più robusto e corposo, adatto alla stagione invernale ed evocativo della magia del momento.